nella folla

si perde, si ritrova. Io guardavo la gente e mi chiedevo:
"Io so chi sono oramai, ma loro chi sono? dove vanno? Com' è il loro percorso? Magari una di questa persona potrebbe essere un amico per me, magari un amore. Vortice, vertigine. Poi cammino e fotografo e neanche mi accorgo che sono lì, vicini, quasi a toccarmi, mi dimentico il lato umano, scappo, giro, respiro, m'innnamoro di un fiore fragile che parla della primavera. E se qualcuno viene a parlarmi - il che succede spesso, sorrido, ho discorsi pronti, nuovi, poi ancora la strada, vado sempre altrove e cerco... cosa cerco? la novità, il mondo, la sorpresa, la bellezza. Più che altro, la LUCE.
E la trovo.
Magari incontrare te, un giorno, in quel stato d'anima, fretta non c'è, il mistero degli altri ogni tanto fa paura, poi attrae, poi... niente... pazienza. La vita è un infinita strada sterrata e io cammino con calma.
E se ogni tanto urlo, corro, piango, è anche giusto e normale.. Ci vuole l'intensità.
Il resto, il resto è solo parole buttate in aria.